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Introduzione

Nel 2023 abbiamo smesso di chiederci “quando l’intelligenza artificiale entrerà nella formazione”. La risposta è già vecchia: è già dentro, silenziosa ma ovunque.

Non parliamo di docenti robot con la voce di C-3PO, ma di strumenti che, se messi in fila, compongono una cassetta degli attrezzi nuova. E sì, funzionano già oggi. Non tra cinque anni, non nel prossimo ciclo di finanziamento PNRR.

In questo post non ti faccio l’elenco dei tool da startup-pitch. Provo invece a farti vedere come potresti già usarli in corsi reali, con tempo e budget normali. E magari anche con un po’ di soddisfazione.


Contenuti didattici? Sì, ma fatti (bene) da una AI

Testi, slide e materiali

Lo so cosa stai pensando: “ChatGPT mi fa una lezione intera in 30 secondi.” Vero. Ma ti serve davvero una lezione? O ti serve una base di partenza solida, da rifinire al volo?

  • ChatGPT / Claude / Gemini → Ottimi per spiegare concetti, generare varianti, o riformulare testi in base al target (studente tecnico vs principiante assoluto).
  • SlidesAI → Carichi il testo, ti propone una presentazione già divisa in slide. A volte è orrenda. A volte ti fa risparmiare un’ora.
  • Obsidian + GitHub → Non generano nulla, ma tengono traccia di tutto quello che hai generato. E in un mondo AI, avere versioni e contesto è la vera differenza tra uno “script” e un “corso”.

Uso tipico: costruzione collaborativa del contenuto, export Markdown, commit automatici con tag per moduli.


️ Video con avatar, ma senza cringe

Hai presente i video in stile “ciao sono Luca e oggi ti spiego l’intelligenza artificiale”? Ecco, puoi farli anche tu, senza essere Luca.

  • Synthesia / HeyGen / Colossyan → Avatar realistici, leggono il tuo testo, fanno da presentatori. Se li scegli con cura, l’effetto è dignitoso. Non sostituiscono un docente, ma fanno presenza.
  • D-ID → Se hai un volto e una voce, ma non vuoi registrare 100 volte, basta una foto. Sì, un po’ inquietante, ma efficace per micro-lezioni.

Pro tip: usa avatar per le pillole introduttive, non per spiegare il codice Python riga per riga.


️ Voce e trascrizione

  • ElevenLabs / Coqui / Mozilla TTS → Se ti serve una voce narrante umana ma ripetibile, questi tool fanno magie. Alcuni leggono anche con inflessione e ritmo naturale. Perfetti per chi non vuole registrarsi.
  • Whisper AI → Il migliore (open source) per trascrivere audio di lezioni. Funziona anche se parli con tosse e rumori di sottofondo. Testato sul campo. Più di una volta.

Personalizzazione: l’AI che osserva e si adatta (senza spiare)

Adaptive Learning

  • Moodle + Plugin AI / LearnDash + GPT → Monitorano click, quiz, errori… e propongono contenuti successivi. Se ben configurati, diventano una specie di tutor silenzioso.
  • Tutor AI / Agent personalizzati → Tu li addestri con domande, esempi e risposte. Loro si ricordano e migliorano. Ideali per chi ha corsi ripetitivi ma con varianti (es. corsi GDPR per clienti diversi).

Esperienza reale: abbiamo simulato tutor AI con memoria per casi aziendali. Funzionano, ma serve regia didattica.

Quiz dinamici e micro-esercizi

  • H5P + AI → H5P genera interattività. L’AI propone contenuti al volo: quiz da un paragrafo, domande vero/falso da uno script. Spesso meglio dell’umano stanco alle 23.
  • Quizlet AI / Khanmigo → Ottimi per studenti. Meno per formatori. Ma comunque da conoscere.

️ Automazioni vere, non magie

Generazione corsi

  • Hugging Face AI Agents → Con due righe ben scritte, ti genera un syllabus degno di un corso accreditato. Se gli dai anche gli obiettivi didattici, ti sorprende.
  • Articulate Rise + AI → Unisce l’estetica responsive alla generazione semi-automatica di blocchi. Buono per chi lavora in azienda.

Correzione compiti e rubriche

  • Turnitin AI / Grammarly / GPT → Per chi corregge elaborati scritti: feedback automatici + segnalazioni + valutazione formattata.
  • Rubriche AI-based → Dai i criteri. L’AI ti propone una bozza di voto. Tu decidi. Riduci il tempo e ti concentri sulle anomalie.

Nota personale: Non delegare mai la valutazione finale all’AI. Ma se correggi 70 compiti simili… ecco, capisci.


Conclusione

La vera forza dell’AI nella formazione online? Non è fare tutto. È non dover fare tutto tu.

Ti permette di concentrarti sulla parte strategica, creativa e relazionale del tuo lavoro. Il resto? Automatizzabile. Magari non perfetto. Ma sufficiente per risparmiare ore e frustrazione.

Scommessa mia: nel 2025, chi non usa neanche un tool AI nell’eLearning… probabilmente sta ancora lottando con le slide in PowerPoint del 2017.

Quale di questi strumenti vuoi testare subito? Oppure… quali hai già scartato con gioia?