Introduzione
Automatizzare tutto è una tentazione, ma non sempre è la scelta giusta. Alcune attività sono ideali per essere delegate a uno script; altre no.
Questo articolo ti aiuta a capire quando vale la pena scrivere uno script, e quando invece conviene lasciare perdere — con esempi pratici e qualche buona regola.
Quando ha senso automatizzare?
✅ Automatizza se:
- Il task è ripetitivo e segue uno schema.
- L’attività è noiosa o soggetta a errori umani.
- Lo script ti fa risparmiare più tempo di quanto ne serve per scriverlo.
❌ Non automatizzare se:
- Il compito è unico o raro.
- Richiede creatività o giudizio umano.
- Cambia spesso e renderebbe lo script fragile.
Esempio: automatizzare il backup settimanale di una cartella? Sì. Automatizzare la scrittura di un articolo creativo? Meglio di no.
️ Come progettare uno script utile
3 regole d’oro:
- Semplice da usare (un comando, zero frizioni).
- Flessibile (accetta parametri, si adatta a più casi).
- Parlante (log chiari, errori spiegati, output utile).
Esempio: backup Git semplificato
“`python
import os, subprocess
def backup_git(repo_path, commit_msg=”Backup automatico”):
os.chdir(repo_path)
subprocess.run([“git”, “add”, “-A”])
subprocess.run([“git”, “commit”, “-m”, commit_msg])
subprocess.run([“git”, “push”])
print(“✅ Backup completato”)
backup_git(“/percorso/del/repo”)
“`
Bonus: puoi metterlo in un cronjob e dimenticartene.
Idee di automazione intelligente
✔️ Da automatizzare:
- Conversione file Markdown → PDF con Pandoc
- Generazione report settimanale ore lavorate
- Backup automatici con
rsync
orclone
- Apertura di issue GitHub via script
❌ Da non automatizzare:
- Decisioni strategiche
- Risposte personalizzate ai clienti
- Attività creative o che cambiano spesso
✅ Conclusione
Automatizzare con intelligenza è meglio che automatizzare tutto.
Inizia da un’attività che ripeti ogni settimana. Scrivi uno script piccolo. Fai un test. Se funziona, miglioralo.
E se ti chiedi: “vale la pena automatizzare questa cosa?” … probabilmente la risposta è sì.