Introduzione
L’accessibilità digitale non è un’opzione: è un requisito. Se usi Moodle o WordPress per la formazione online, devi garantire che nessuno venga escluso — nemmeno chi naviga solo da tastiera, usa uno screen reader o ha difficoltà visive o cognitive.
Un audit di accessibilità ti aiuta a valutare dove sei e cosa devi migliorare, in base alle WCAG 2.1 e alle Linee guida AgID.
Obiettivi dell’audit
- Individuare barriere digitali reali nei tuoi siti e piattaforme.
- Verificare la conformità agli standard riconosciuti.
- Prioritizzare gli interventi: cosa è critico? Cosa può aspettare?
- Costruire una roadmap concreta di correzione.
Nota pratica: meglio fare piccoli audit ricorrenti che un audit unico e gigantesco ogni due anni.
️ Come strutturare l’audit (metodo agile)
1. Pianifica bene
- Scegli le pagine da testare (es. homepage, login, una pagina corso, un modulo quiz…)
- Decidi chi coinvolgere: sviluppatori, docenti, utenti reali con disabilità.
- Definisci le priorità: contrasto, navigazione, etichette, ruoli, focus…
2. Usa strumenti giusti (combinati)
Analisi automatica:
- Wave, Axe, Lighthouse (da browser) → report veloci ma parziali.
Test manuale:
- Navigazione da tastiera (
TAB
,ENTER
,ESC
). - Uso di screen reader (NVDA, VoiceOver).
- Verifica della gerarchia degli heading, delle label e dei ruoli ARIA.
Coinvolgi utenti reali
- Se possibile, fai test con persone con disabilità (visive, motorie, cognitive). Ti daranno feedback che nessun tool automatico potrà darti.
Focus su Moodle
- Testa i temi usati: non tutti rispettano gli standard.
- Verifica attività come quiz, forum, SCORM.
- Attenzione a etichette nei form, ai messaggi d’errore e agli elementi dinamici.
Focus su WordPress
- Tema: è dichiarato accessibile? Lo è davvero?
- Plugin: alcuni aggiungono barriere (es. pop-up, modali non chiudibili da tastiera).
- Contenuti: link descrittivi,
alt
alle immagini, heading corretti, uso di tabelle accessibili.
Cosa deve includere il report finale
- Elenco problemi → con riferimento alla WCAG (es. 1.3.1, 2.4.7…)
- Priorità (alta, media, bassa)
- Proposte di correzione
- Roadmap con step e responsabili
Suggerimento: non fare report da 100 pagine. Meglio chiaro, leggibile e subito azionabile.
✅ Conclusione
Fare un audit di accessibilità non è un obbligo burocratico: è un atto concreto di inclusione. Anche piccole migliorie possono fare la differenza tra un utente frustrato e uno che riesce a partecipare.
Prossimo passo? Scegli una pagina del tuo sito e inizia da lì. L’accessibilità si costruisce un dettaglio alla volta.